In Sardegna si dovrebbero superare i 790 mila ettolitri
Dovrebbe essere un’altra ottima vendemmia quella appena iniziata. L’inverno mite e l’estate calda hanno regalato alle vigne il clima ideale per far maturare l’uva.
Lo Conferma la Coldiretti sulla base delle stime Ismea, dal punto di vista quantitativo, infatti, a differenza del resto d’Italia dove si registra un leggero calo (- 2 per cento), la Sardegna secondo, dovrebbe confermare le già ottime produzioni del 2015, forse con qualche ettolitro in più, anche se molto dipenderà dal clima di settembre.
Lo scorso anno fu un annata record con l’Italia che superò la Francia nella produzione, attestandosi leader mondiale con oltre 49 milioni di ettolitri di vino, risultato che non si raggiungeva dal 2006. Primato che dovrebbe confermare anche quest’anno con 48,5 milioni di ettolitri, rispetto ai 42,9 della Francia (che dovrebbe registrare, rispetto all’anno scorso, un calo del 10 per cento della produzione) e ai 42/43 della Spagna.
La produzione in Sardegna, sempre secondo le previsioni Ismea, dovrebbe superare i 790 mila ettolitri.
«La viticoltura sarda sta vivendo un ottimo momento – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – grazie a dei produttori attenti e preparati spinti da una nuova generazione che sta portando in vigna passione, competenza e innovazione. La Sardegna – rimarca con orgoglio Cualbu – nonostante rappresenti una goccia nella produzione nazionale, è comunque la regione in cui la produzione di vino, negli ultimi 5 anni, è cresciuta più di tutte le altre: più 37 per cento, rispetto a più 8 per cento a livello nazionale».
In Sardegna la superficie vitata è di oltre 26mila ettari, con poco meno di 39mila aziende viticole. La media delle dimensioni aziendali è di 0,7 ettari, con il 47 per cento della superficie inferiore a 1 ettaro e il 2,1 per cento superiore ai 5 ettari.